Sant'Angelo, 16 agosto 2019
C'era una volta un paese spopolato, da cui i pochi giovani rimasti se ne andavano in cerca di un futuro. Poi, è arrivata l’idea di Gianluca Chiovelli, della sorella Paola e del cugino Alessandro: trasformare Sant’Angelo di Roccalvecce in un museo delle fiabe a cielo aperto. Il primo murale ad inaugurare il ciclo è stato quello di Alice: sta nella piazza principale e il suo orologio segna le 11 e 27 minuti perché è stato inaugurato il 27 novembre del 2017. E da allora è diventato davvero il paese delle meraviglie. A Pasquetta, nella piccola frazione di Viterbo distante 25 chilometri dal capoluogo, sono arrivati 600 turisti. Se si fa il rapporto con il numero di residenti effettivi (tra i 120 e i 130), è come se nella città dei papi in un giorno fossero arrivate oltre 300mila persone.
La fiaba è terminata, è stata una magnifica scoperta in questi giorni roventi di agosto, però ne è valsa la pena.
C.M.