Trilussa

Ninna nanna, nanna ninna, er pupetto vò la zinna: dormi, dormi, cocco bello, sennò chiamo Farfarello Farfarello e Gujermone che se mette a pecorone, Gujermone e Ceccopeppe che se regge co le zeppe, co le zeppe d'un impero mezzo giallo e mezzo nero. Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedeno ner monno fra le spade e li fucili de li popoli civili Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s'ammazza a vantaggio de la razza o a vantaggio d'una fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo ar Sovrano macellaro. Chè quer covo d'assassini che c'insanguina la terra sa benone che la guerra è un gran giro de quatrini che prepara le risorse pe li ladri de le Borse. Fa la ninna, cocco bello, finchè dura sto macello: fa la ninna, chè domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima. So cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti: torneranno più cordiali li rapporti personali. E riuniti fra de loro senza l'ombra d'un rimorso, ce faranno un ber discorso su la Pace e sul Lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone! Trilussa

24.3.17

MUSEO CIVICO - VITERBO






24 Marzo 2017

Il museo ha sede nell'ex convento di Santa Maria della Verità, complesso monumentale con aspetti costruttivi e decorativi riconducibili al Trecento e al Quattrocento. Si segnalano il chiostro medievale e, nella chiesa annessa, gli affreschi rinascimentali di Lorenzo da Viterbo nella cappella Mazzatosta.
Le origini della collezione si radicano nella passione antiquaria di età rinascimentale. Alla fine del Quattrocento lo studioso Annio da Viterbo, ideatore di una fantasiosa saga sulle origini della città, persuade le autorità civiche a conservare nel Palazzo dei Priori alcuni ritrovamenti etruschi, proponendoli come riprova delle sue teorie. Nel corso dei due secoli successivi la raccolta non fa che accrescersi, ma solo nel 1821 riceve un primo ordinamento museale.

Andrea Mantegna al Museo Civico di Viterbo
ingresso-Museo-Mantegna-11-marzodi WANDA CHERUBINI

É arrivata al Museo Civico di Viterbo l’opera di Andrea Mantegna,” La Vergine ed il Bambino con la Maddalena e San Giovanni il Battista” , proveniente dalla National Gallery di Londra. L’opera resterà esposta al primo piano del Museo in piazza Crispi fino al prossimo 25 giugno. Intanto a Londra, alla National Gallery, stanno lavorando per l’inaugurazione dell’evento espositivo che metterà al centro dell’attenzione La Pietà di Sebastiano del Piombo (1485-1547), insieme a capolavori di Michelangelo.
 Ma andiamo con ordine, la SEZIONE ARCHEOLOGICA, introdotta dalla galleria di sarcofagi disposti intorno al chiostro, si compone di reperti provenienti dal territorio viterbese lungo un arco cronologico compreso tra l'VIII secolo a.C. e il III secolo d.C.



















 
 La SEZIONE STORICO-ARTISTICA formatasi dopo l'unità d'Italia in seguito all'afflusso di opere d'arte da chiese e conventi cittadini,conserva un significativo nucleo di dipinti e di sculture medioevali tra cui spiccano la Sfinge di Pasquale Romano e la Madonna con il Bambino di Vitale da Bologna.



































 E POI ABBIAMO L’opera di Andrea Mantegna al museo civico a piazza Crispi, direttamente dalla National Gallery di Londra.





 
IL TERZO LIVELLO ESPOSITIVO E' RISERVATO ALLE ARTI MINORI, ALLE ARTI APPLICATE E ALLE MEMORIE STORICHE E COMPRENDE L'ESPOSIZIONE DI UN TESORETTO PAPALE CINQUECENTESCO E DI UN CORREDO DI CERAMICHE DA FARMACIA DEL XVIII SECOLO.




















C.M.