Trilussa

Ninna nanna, nanna ninna, er pupetto vò la zinna: dormi, dormi, cocco bello, sennò chiamo Farfarello Farfarello e Gujermone che se mette a pecorone, Gujermone e Ceccopeppe che se regge co le zeppe, co le zeppe d'un impero mezzo giallo e mezzo nero. Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedeno ner monno fra le spade e li fucili de li popoli civili Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s'ammazza a vantaggio de la razza o a vantaggio d'una fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo ar Sovrano macellaro. Chè quer covo d'assassini che c'insanguina la terra sa benone che la guerra è un gran giro de quatrini che prepara le risorse pe li ladri de le Borse. Fa la ninna, cocco bello, finchè dura sto macello: fa la ninna, chè domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima. So cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti: torneranno più cordiali li rapporti personali. E riuniti fra de loro senza l'ombra d'un rimorso, ce faranno un ber discorso su la Pace e sul Lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone! Trilussa

14.2.17

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA





È alla sua decima edizione FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, che si è svolta dal 23 settembre al 23 ottobre al MACRO Testaccio di Roma. II tema della X edizione è motherland, madre terra, spunto che intende stimolare una riflessione sul rapporto tra terra ed identità, territorio e valori, radici e complessità del vivere contemporaneo, con un’attenzione particolare alla nostra penisola che quest’anno festeggia i suoi primi 150 anni d’unità. Il 23 e il 24 settembre saranno organizzati incontri, letture, laboratori, presentazioni e proiezioni di fotografie per favorire l’incontro di appassionati e curiosi con la comunità di fotografi che sarà presente a Roma in questi due giorni.

Gli spazi di MACRO Testaccio hanno ospitato diverse mostre che raccontano il rapporto tra i fotografi e le loro “motherlands” o terre d’adozione, tra cui “Motherland”, collettiva a cura di Marco Delogu, che raccoglie lavori mai esposti in Italia di importanti fotografi internazionali.
































C.M.